UN TEMPO FURONO GUERRIERI

 

Primi salitori: ignoti fino alla grande cengia mediana (vedasi Nota); ripercorso e riattrezzato da Davorio Angelo e Amadio Paolo con prosecuzione fino al termine della struttura il 19 giugno 2009.

 Sviluppo: 230 m (5 lunghezze; 4 lunghezze dell’itinerario + un’ultima eventuale lunghezza della via “Per chi mi hai preso!”)

 Valutazione estesa: 6a+,S2/S3, I

 Difficoltà d’Insieme: D+/TDRoccia: (sempre eccellente; a tratti disturbata dal muschio)

 Giudizio: itinerario divertente, costituisce un completamento conoscitivo dei tracciati presenti su questa struttura; presenta delle lunghezze apprezzabili ed altre meno interessanti causa la vegetazione. In alcuni tratti è necessario sapersi proteggere con sicurezze veloci

 Soste: ottime; con due grossi chiodi la S1; a fix inox le altre; le soste hanno un doppio anello da utilizzarsi in contemporanea se le si impiega per la discesa

 Materiale: N.E.A.; 10 rinvii; 4/5 friends medi e piccoli; corde da 60

 Attrezzatura: spit inox da 8 mm per la L1; fix da 8 mm per le successive

 Esposizione: Sud

 Periodo: da aprile a novembre

 Avvicinamento: raggiunto il Lago di Boazzo in Val Daone, continuare fino a superare il ponte del Rio Danerba che poco sopra forma una bella cascata; subito dopo il ponte sulla destra vi è una grossa costruzione (colonia estiva con annessa chiesetta). Discrete possibilità di parcheggio a sx o poco oltre sempre a sx. È possibile, se la sbarra è aperta e con la dovuta discrezione, usufruire dell’ampio parcheggio della colonia. Subito sopra la stessa parte una marcata traccia (scarse segnalazioni bianco-rosse); continuare lungo la stessa fino a riscontrare delle segni gialli (punti e piccole frecce); seguirli fin sotto le evidenti placche situate sopra la Cascata di Danerba. L’itinerario è il primo che si incontra. Corda fissa a dx.

 Tempo di salita: ore 3,00

 Tempo di discesa: ore 1,00 in doppie lungo l’itinerario

 Tipo di itinerario: moderno

 Relazione: degli apritori

 Attacco: in corrispondenza di una grande placca adagiata

 Nota: sulla L1 e sulla L2 sono stati trovati complessivamente n. 2 spit (uno per lunghezza) databili indicativamente alla fine degli anni ’80; anche dopo adeguate indagini non è stato possibile appurare con certezza il nome degli originari apritori.

 Itinerario:

L1: Salire la bella placca iniziale con passi un poco delicati (rinvii distanziati, 5c) fino a deviare a sx dopo c. 30 metri ad una cengetta ; S1 su chiodi con cordone e maglia (35 m, max 5c).

L2: Traversare a destra per cengia e salire la successiva placchetta un poco sporca (fix, 5b) uscendo a sinistra di un alberello ad una cengetta erbosa; traversare a destra salendo in diagonale fino a seguire una colata di protuberanze (4a) fin sotto una macchia di noccioli uscendo a sinistra dello stesso per mezzo di lame; S2 su comoda cengia (30 m, max 5b).

 L3: Salire direttamente la grande placca successiva all’inizio scevra di funghi (5b); continuare su terreno più facile (5a) fine al termine della placca; se ne esce a sinistra per pendio erboso andando a sostare subito a destra dei grandi faggi (“il candelabro”) situati all’estrema sinistra della cengia boscosa intermedia (60 m, max 5b).

 L4: Superare una placchetta (5c) ed il diedro fessurato successivo (5b, fix, utili i friends) fino ad un terrazzino; continuare ascendendo tutto lo spigolo superiore con opportuni spostamenti in placca a dx fino a superare un muretto verticale (5c) immediatamente oltre il quale è sita la S4 su esiguo terrazzino (40 m, max 5c).

 L5: Salire una cornice a dx, continuare per placca verticale (5b) superando il muro finale per mezzo di una bella lama (6a+) uscendo ad una placca abbattuta ricca di funghi; poco dopo ci si innesta nell’ultima abbattuta sezione della L6 dell’itinerario “Per chi mi hai preso!” deviando brevemente a destra quasi al termine della placca al terrazzino dove è ubicata la sosta (40 m, max 6a+).

 L6: per divertente placca (4a) raggiungere la S7 dell’itinerario precedentemente citato; cordoni e maglia rapida su un abete (25 m, max 4a).

 Discesa: in doppia lungo la via “Per chi mi hai preso!” o lungo l’itinerario di salita; per questa soluzione: D1 direttamente

dalla S7 di questo itinerario fino alla S5 su esiguo terrazzino; D2 dalla S5 alla S4 presso la grande cengia boscosa; D3 alla S3; D4 direttamente alla base della struttura (60 m esatti).

 

DESCRIZIONE TRATTA DA www.adamellothehumantouch.it