BLACK SLAP
RELAZIONE
Primi salitori: Amadio Paolo, Davorio Angelo; 8 maggio 2011
Sviluppo: 120 m; 4 lunghezze
Valutazione estesa: I, S2, 6b/A1
Difficoltà d’Insieme: TD
Roccia: (sempre ottima ma con bei funghi solo nella L1
ed L2; poi spariscono! L4 risale un diedro con fondo piuttosto
erboso e spesso umido; da evitare dunque dopo precipitazioni!)
Giudizio: itinerario che percorre il margine sinistro della grande
placconata nera che caratterizza la struttura delle Placche dello
Stablone nel loro settore sinistro. Via di discreto interesse ben
attrezzata meno interessante di altri itinerari presenti sulla
struttura causa essenzialmente la conformazione della grande
placca che si presenta nella sua verticale sezione superiore
stranamente totalmente priva dei bellissimi funghi che
caratterizzano invece gli altri itinerari della zona. Per brevità può
essere comunque considerato un itinerario di completamento
tranquillamente abbinabile in giornata ad un altro percorso.
Soste: un fix inox da 10x100 mm + 1 fix da 10x80 mm con maglie
rapide da 8 mm da utilizzarsi in contemporanea per la calata.
Materiale: N.E.A.; corde da 60; 10 rinvii; friends piccoli,
consigliabile una staffa per i più “corti”.
Attrezzatura: integralmente fix inox da 8x60 mm e piastre inox
Raumer da 22 KN
Esposizione: Sud-Esteriodo: da maggio ad ottobre
Avvicinamento: dal lago di malga Boazzo prendere il sentiero
per le Porte di Danerba; salire superando il ripido tratto iniziale di
bosco fino ad entrare nella valle vera e propria all’altezza della
prima baita sita sulla destra del sentiero. Subito di fronte alla
stessa si sviluppa la successione di placche. Superare il
torrentello ed iniziare a seguire una traccia abbastanza marcata
fino ad un macigno con freccia incisa. Salire il ripido bosco senza
itinerario obbligato fin sotto la parete. Ad inizio stagione con il
torrente in piena conviene decisamente usufruire del ponticello in
tronchi sito proprio all’entrata della valle c. 5 minuti prima della
radura della baita prima citata; poi come sopra.
Tempo di salita: ore 2,00
Tempo di discesa: ore 0,45
Tipo di itinerario: moderno
Relazione: degli apritori
Attacco: raggiungere la parete puntando all’evidente placconata nera; attacco poco sopra un grande ed isolato larice.
Itinerario:
L1: superare un muretto, traversare a sx per grossi funghi per poi salire dritto su placca via via più povera di appigli fino ad uscire con
un passo delicato ad una cengietta erbosa; continuare dritto brevemente per salto erboso fin sotto un lastrone oltre il quale su comoda
cengietta si trova la S1 (30 m, 5c max).
L2: superare con passo tecnico il salto verticale subito sopra la sosta (6a+) e continuare poi su placca più abbattuta con ottimi funghi
(chiodatura distanziata) fin sotto l’inizio della grande placca nera sovrastante andando a sostare un poco sinistra su terrazzino (40 m,
max 6a+).
L3: Prestando attenzione a non sollecitare in appoggio una lama, salire a destra di un salto nero e verticale per mezzo di esili fessure
(6b) per poi deviare a sx (6a) fino a raggiungere una sorta di pilastrino; sormontarlo con delicato passo di ristabilimento, spostarsi a sx
e continuare poi dritto per la difficile placca superiore molto liscia (6b/6b+) fin sotto l’inizio di un evidente diedro; S3 su scomoda
cengetta (30 m, max 6b/6b+).
L4: salire il diedro con arrampicata in alcuni tratti disturbata dal fondo erboso e con alcuni passi in artificiale (6b/A1) fin quasi al suo
termine; uscire a sinistra per muro verticale con passo atletico ma su ottime lame; continuare per facili salti fin al comodo terrazzo della
S4 (20 m, max 6b/A1).
Discesa: in doppia lungo la via; D1 da S4 a S2; D2 da S2 direttamente in S0 (al pelo con corde da 60 m!)
relzione concessa dall'amministratore del sito www.adamellothehumantouch.it