AVALON
Avalon
Damioli, Foti - VII/VII+ (210 m.)
Guardando la parete dal parcheggio dello Scoglio, non si direbbe che la parete sia così bella. In realtà, quando ci si è in mezzo, ci si trova a danzare su una bella tonalite pulita e ruvida. La chiodatura è buona, anche se lunga su difficoltà intorno al V. In 3 tiri io avrei seguito una linea diversa, ma mi rendo conto di quanto sia faticoso chiodare col piantaspit e di come si possa essere attratti da diedri erbosi e placche vegetate, facili e chiodabili, rispetto alle più impegnative zone di roccia compatta, dopo ore di smartellamento sul bulino a mano.
Sulla dx sale "Will il Coyote", di Ivan Maghella, Danilo Bonaglia e Ralf Steinhilber, magnifica via, a quanto mi è stato dato di vedere. Richiesta quanto prima una visita.
Occhio ad alcune piastrine, spianate dalle valanghe!
P.S. - Abbasso i gradi "ufficiali" non per fare lo stronzo (magari lo sono anche un po'), ma per tentare di rendere omogenee le gradazioni delle vie relazionate: il 6b assegnato da Damioli al 1° tiro, su "Icoss" sarebbe a mala pena un 6a...
Attacco
Per sentiero sulla sx orografica del lago a un evidente canale con grandi blocchi che sale verso la parete. Per esso e per il successivo diedro compatto (III) o, più facilmente, per pendio terroso alla sua sx, all'attacco, nei pressi di una rampa obliqua a dx che in alto evolve in diedro. Salendo, si incontra la targa di "Willy, il coyote".
L1 - Per la rampa e il successivo diedro a una placca compatta che si supera con impegnativi movimenti di aderenza e un po' di giringiro (in libera da secondo, con due fermate per assicurarmi: la corda non scorreva nel grigri) (VIII- - 35 m.).
L2 - A dx della sosta per rampa e poi diritto per i seguenti muretti, fino alla sosta. Non ho trovato lo spit segnato sulla relazione di Damioli. Protezioni intermedie: zero (però è facile) (V- - 20 m.).
L3 - Per diedrino con ch appena a dx della sosta, poi verso sx per paretine e placca erbosa a uno spit (utile friend 2 Ande). Si supera un muretto tecnico, si raggiunge lo spit successivo e si prosegue con calma e concentrazione per stupenda placca lavorata a sx di strapiombi fino a un ch distante (max V). Di qui per rocce articolate alla sosta (40 m. - VI-). Molto bella la placca a sx della sosta, fino al 1° spit, esplorata in risalita (VI continuo, senza protezioni).
L4 - Diritti per diedrino, placca e costole fino a una nicchia con spit. Di qui ancora diritti per costole e diedrini fino alla sosta in una nicchia (cordone rosso lasciato). E' possibile salire anche più a sx, ma su roccia più slavata (V - 45 m.). In sosta mi precipita a valle una delle batterie della fotocamera digitale. In discesa la ritrovo ed evito così l'nquinamento del lago di Boazzo con sali di NiMH).
L5 - Il mio occhio cade sulla bella placca a funghi a dx della sosta, ma la via sale diritta nel diedro soprastante, rimonta appena possibile il lato dx del diedro, traversa in placca (3 spit spiattellati da valanghe - necessari kevlar per proteggersi) e prosegue verticale per bella placca lavorata fino a ricongiungersi col diedro che sale a dx. Qui, dopo un ch a U, le protezioni spariscono. Perdo un mucchio di tempo cercando la prosecuzione a dx (agevole strapiombo in corrispondenza di un alberello), ma la via prosegue sempre nel diedro erboso (VI). Utile un friend 2 Ande (che non avevo). Sosta in nicchia (VI+/VII-/A1 - 40 m.). Col senno di poi, io sarei salito subito a dx della sosta, poi diritto per placca a funghi fino a ricongiungermi con la linea di Damioli e avrei tagliato a dx all'alberello, rimontando il bordo del diedro e facendo sosta su pulpito. Penso che il tiro sarebbe stato possibile in libera su difficoltà omogenee col resto della via.
L6 - Si procede sempre nel diedro. Al 2° spit a dx, rimontandone il lato dx. Di qui o per placca (V+) o, più facilmente aggirando il muro per costola a dx (il ch segnato sulla relazione di Damioli non c'è), al punto di fermata, non molto visibile. Fine della via, sotto gli strapiombi terminali (V+ - 20 m.).
Sulla dx sale "Will il Coyote", di Ivan Maghella, Danilo Bonaglia e Ralf Steinhilber, magnifica via, a quanto mi è stato dato di vedere. Richiesta quanto prima una visita.
Occhio ad alcune piastrine, spianate dalle valanghe!
P.S. - Abbasso i gradi "ufficiali" non per fare lo stronzo (magari lo sono anche un po'), ma per tentare di rendere omogenee le gradazioni delle vie relazionate: il 6b assegnato da Damioli al 1° tiro, su "Icoss" sarebbe a mala pena un 6a...
Attacco
Per sentiero sulla sx orografica del lago a un evidente canale con grandi blocchi che sale verso la parete. Per esso e per il successivo diedro compatto (III) o, più facilmente, per pendio terroso alla sua sx, all'attacco, nei pressi di una rampa obliqua a dx che in alto evolve in diedro. Salendo, si incontra la targa di "Willy, il coyote".
L1 - Per la rampa e il successivo diedro a una placca compatta che si supera con impegnativi movimenti di aderenza e un po' di giringiro (in libera da secondo, con due fermate per assicurarmi: la corda non scorreva nel grigri) (VIII- - 35 m.).
L2 - A dx della sosta per rampa e poi diritto per i seguenti muretti, fino alla sosta. Non ho trovato lo spit segnato sulla relazione di Damioli. Protezioni intermedie: zero (però è facile) (V- - 20 m.).
L3 - Per diedrino con ch appena a dx della sosta, poi verso sx per paretine e placca erbosa a uno spit (utile friend 2 Ande). Si supera un muretto tecnico, si raggiunge lo spit successivo e si prosegue con calma e concentrazione per stupenda placca lavorata a sx di strapiombi fino a un ch distante (max V). Di qui per rocce articolate alla sosta (40 m. - VI-). Molto bella la placca a sx della sosta, fino al 1° spit, esplorata in risalita (VI continuo, senza protezioni).
L4 - Diritti per diedrino, placca e costole fino a una nicchia con spit. Di qui ancora diritti per costole e diedrini fino alla sosta in una nicchia (cordone rosso lasciato). E' possibile salire anche più a sx, ma su roccia più slavata (V - 45 m.). In sosta mi precipita a valle una delle batterie della fotocamera digitale. In discesa la ritrovo ed evito così l'nquinamento del lago di Boazzo con sali di NiMH).
L5 - Il mio occhio cade sulla bella placca a funghi a dx della sosta, ma la via sale diritta nel diedro soprastante, rimonta appena possibile il lato dx del diedro, traversa in placca (3 spit spiattellati da valanghe - necessari kevlar per proteggersi) e prosegue verticale per bella placca lavorata fino a ricongiungersi col diedro che sale a dx. Qui, dopo un ch a U, le protezioni spariscono. Perdo un mucchio di tempo cercando la prosecuzione a dx (agevole strapiombo in corrispondenza di un alberello), ma la via prosegue sempre nel diedro erboso (VI). Utile un friend 2 Ande (che non avevo). Sosta in nicchia (VI+/VII-/A1 - 40 m.). Col senno di poi, io sarei salito subito a dx della sosta, poi diritto per placca a funghi fino a ricongiungermi con la linea di Damioli e avrei tagliato a dx all'alberello, rimontando il bordo del diedro e facendo sosta su pulpito. Penso che il tiro sarebbe stato possibile in libera su difficoltà omogenee col resto della via.
L6 - Si procede sempre nel diedro. Al 2° spit a dx, rimontandone il lato dx. Di qui o per placca (V+) o, più facilmente aggirando il muro per costola a dx (il ch segnato sulla relazione di Damioli non c'è), al punto di fermata, non molto visibile. Fine della via, sotto gli strapiombi terminali (V+ - 20 m.).
"RINGRAZIO SANDRO DE TONI PER AVERMI FORNITO LA DESCRIZIONE DEI TIRI"